L’Ostetrica
“Da una donna sana e serena nasce un bambino sano e sereno.
Nessun mezzo tecnologico potrà mai migliorare il processo del parto fisiologico e spontaneo ma solo disturbarlo ”
Michel Odent
( famoso Ginecologo Francese, sostenitore del parto naturale )
L’ Ostetrica, una Professione antica ed attuale.
Un tempo chiamata levatrice, era una figura fondamentale nella società che si occupava delle donne e dei bambini durante la gravidanza, il puerperio (periodo successivo al parto) e l’ allattamento .
Oggi l’Ostetrica in base alle leggi vigenti, è la Professionista che si occupa, in piena autonomia e responsabilità’ del benessere fisico e psichico della donna-coppia-famiglia, in tutto il suo percorso evolutivo (nascita, infanzia, adolescenza, maturità, gravidanza, menopausa,terza età) nel contesto sociale in cui vive.
I mutamenti sociali, culturali, sanitari, i progressi scientifici ne hanno fatto una figura professionale protagonista in molti settori della sanità nell’ ambito preventivo, curativo, riabilitativo.
Cosa fa l’ Ostetrica
All’interno di consultori famigliari, ospedali, università,ambulatori pubblici e privati, sul territorio e a domicilio, si occupa di assistenza alla donna nei seguenti modi:
Gravidanza
- controllo e assistenza alla gravidanza e individuazione precoce del rischio di patologie
- valutazione del rischio per la scelta del luogo del parto valutata con la donna/ coppia
- assistenza al parto, puerperio, allattamento, neonato
- sostegno e accompagnamento nel percorso genitoriale
- educazione alla salute
- consulenza su disagi individuali, di coppia, familiari, sessualità
- conduzione dei corsi di preparazione al parto, educazione pre-natale.
Parto:
- assistenza in autonomia al travaglio, parto, post-parto fisiologici
- sorveglianza dello stato di salute materno/fetale
- diagnosi delle anomalie del travaglio e del parto ed assistenza in equipe
Puerperio
- sostegno, assistenza e cura della mamma e del bambino
- sostegno all’allattamento al seno, ed allattamento artificiale
- educazione globale alla salute sanitaria e sessuale
- sostegno alla famiglia
- conduzione corsi post-parto
Ambito Ginecologico
- prevenzione primaria e secondaria dei tumori della sfera genitale femminile
- educazione alla salute ed alla sessualità per la donna/coppia in età fertile e in menopausa
- prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale
- assistenza e sostegno alla donna con problemi ginecologici
- consulenza alla donna/coppia sulla contraccezione, infertilità, sterilità
- prevenzione, educazione, rieducazione
Percorso Formativo dell’ Ostetrica oggi
L’ acquisizione del titolo abilitante alla professione di Ostetrica/o avviene in ambito Universitario attraverso il percorso formativo stabilito per legge ( Formazione di Base ). Successivamente sono previsti altri percorsi di formazione volontari o obbligatori ( Formazione post- base )
Formazione di base
- Dopo un triennio pari a 5.400 ore di formazione viene conseguita la “Laurea in Ostetricia” cha abilita alla professione.
Formazione Post-Base
L’ aggiornamento continuo delle proprie conoscenze ed abilità, oltre che essere previsto per legge, è uno degli obblighi deontologici della professione; tale aggiornamento può essere svolto in ambito Universitario o extra Universitario.
- Ambito Universitario:
- Master di primo livello (1.500 ore di formazione)
- Laurea specialistica di durata biennale (3.000 ore di formazione)
- Master di secondo livello (1.500 ore di formazione)
- Dottorato di ricerca (di durata triennale)
- Ambito Extra-Universitario
- Aggiornamento professionale : corsi, convegni o seminari
Ruolo dell’ Ostetrica del consultorio nelle Malattie Sessualmente Trasmesse ( MST )
Con il termine di MST ( Malattie Sessualmente Trasmesse ) si indica un insieme di patologie trasmesse principalmente attraverso i rapporti sessuali.
MST di 1a generazione : sifilide, gonorrea, ulcera molle, linfogranuloma venereo e granuloma inguinale
MST di 2 a generazione : inf. Chlamydia, micoplasmi, Trichomonas vaginale, Herpes simplex virus, HPV,HBV, HCV,HIV.
L’ Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel mondo si verificano, ogni anno, oltre 330 milioni di nuovi casi di malattie a trasmissione sessuale curabili
( gonorrea,clamidia,sifilide e tricomonas ), di cui 16 milioni occorrono in Europa occidentale.
Oggi l’ incidenza della sifilide e della gonorrea si è drasticamente ridotta in Italia dal 1991al 1999, è aumentata in compenso quella dei condilomi, delle vaginite batteriche, dell’herpes genitale e dell’ HIV.
Le MST sono patologie con sintomi spesso lievi, ma permettono l’instaurarsi di infezioni croniche, che spesso persistono per anni ” silenziose” provocando danni agli organi genitali ed all’apparato riproduttivo quali la sterilità femminile e maschile, patologie neonatali fino ad arrivare alla possibilità di tumori ed HIV.
E’ importante chiederci: ma quanti sono i cittadini Italiani che conoscono le MST ed i metodi di prevenzione e cura?
Ancora oggi esistono limitazioni culturali, poca conoscenza delle MST, e poca sensibilizzazione della popolazione nonostante l’ evoluzione dei consumi sessuali.
Questa realtà ha spinto l’OMS a considerare il problema tra le dieci priorità di salute pubblica del 2000.
Il controllo delle MST si rivela essere un intervento prioritario di sanità pubblica che ha assunto particolare rilevanza con la comparsa dell’ HIV.
E’ importante attuare programmi di informazione ed educazione rivolto in modo particolare ai giovani che si approssimano ad intraprendere l’ attività sessuale.
Solo con una tempestiva e capillare informazione sulle MST, la modificazione di comportamenti sessuali, e la promozione di pratiche sessuali sicure è possibile ottenere la diminuzione di queste patologie.
Studi epidemiologici hanno evidenziato che l’elevato rischio per i giovani di contrarre una MST è riferibile a vari fattori:
- diminuzione dell’età media del primo rapporto sessuale;
- scarsa propensione all’uso del condom;
- divulgazione di metodi anticoncezionali orali e di barriera ( IUD ) favorenti la liberalizzazione ed anche la precocità dei rapporti sessuali;
- dilazione del periodo tra inizio dell’attività sessuale ed inizio di una relazione sessuale stabile con conseguente aumento del numero dei partner
- migliori possibilità di comunicare e quindi spostamenti per turismo e per lavoro con conseguente aumento della frequenza di incontri di breve durata con trasmissione di infezioni oltre i confini dei focolai endemici;
- accentuata disinformazione dei giovani in tema di MST e prevenzione.
Gli aspetti principali su cui si basano la prevenzione ed il controllo delle MST sono:
- l’ educazione delle persone a rischio sui modi di ridurre la probabilità di contrarre le MST
- l’identificazione delle persone con infezioni asintomatiche e delle persone sintomatiche che difficilmente ricorrono a servizi diagnostici e terapeutici
- diagnosi efficace e trattamento delle persone con infezioni
- valutazione, trattamento e counselling dei partner sessuali delle persone con infezione da MST. E’ necessario considerare, anche attraverso programmi di aggiornamento del personale sanitario, l’impiego di tecniche di interruzione della catena dei contagi, come la notifica del partner e di counselling strutturato, con eventuali modifiche che tengano conto delle peculiarità etiche e giuridiche del nostro paese
- rendere paralleli e non sovrapponibili i programmi di prevenzione della gravidanza e quelli riguardanti la prevenzione delle MST per non ingenerare nella popolazione e specialmente tra giovani, false sovrapposizioni di efficacia tra misure anticoncezionali e misure profilattiche
- proporre, sistematicamente, il test anti HIV a tutte le pazienti che arrivano all’ osservazione per una MST. In questa sede possono essere condotti programmi di prevenzione e di counselling sull’ HIV e sulle più generali MST
- rendere sempre più multidisciplinare l’approccio diagnostico, clinico e terapeutico delle MST.Il coinvolgimento sinergico del ginecologo, dell’ostetrica, del dermatologo, dell’ infettivologo e del patologo clinico appare oggi un passo necessario da compiere per queste patologie, non dimenticando anche l’apporto importante che potrebbe derivare dagli oncologi, dai pediatri e dai medici di medicina generale.
La prevenzione delle MST si basa sul cambiamento di quei comportamenti sessuali che espongono le persone al rischio di infezione.
I consultori hanno l’ opportunità di fornire educazione sanitaria e counselling ai loro pazienti, e di contribuire all’ identificazione ed al trattamento dei partner sessuali
infettati, in aggiunta ad interrompere la trasmissione trattando le persone affette da MST curabili di origine batterica e parassitaria.
L’ abilità degli operatori sanitari, ginecologo ed ostetrica, nel ricostruire accuratamente la storia delle abitudini sessuali è cruciale ai fini degli sforzi di controllo e prevenzione .
Prima di fornire al paziente una lista di domande è opportuno spiegare brevemente lo scopo con disponibilità ed essere privi di atteggiamenti giudicatori.
Domande appropriate da porre alla paziente che presenta segni o sintomi d’ infezione:
1- quando sono comparsi i sintomi per la prima volta ?
2- esattamente dove si manifesta la sintomatologia? ( spesso si presume che il problema sia localizzato nella vagina, si dovrebbe chiedere se i sintomi sono localizzati alle labbra, all’introito vaginale o profondamente nella vagina )
3- descriva i sintomi, avverte dolore, bruciore,prurito o un fastidio non descrivibile?
4- quando si manifestano i sintomi?
5- i sintomi si aggravano durante i rapporti sessuali?
6- quanti anni aveva quando ha avuto il primo rapporto sessuale ?
7- cenni sulla vita sessuale, se rapporti con partner a rischio, se rapporti privi di precauzioni, quanti partner sessuali ha avuto fino ad oggi
8- ha mai contratto un’ infezione documentata come una vaginosi batterica, Streptococcus agalactie, Trichomonas vaginalis o candida albicans