Il bagnetto al neonato; come evitare stress e angosce

Leggendo  nei  vari blog, spesso leggo commenti di alcune mamme che chiedono consigli, su cosa fare, quando  il loro bambino, si dispera  o fa urla lancinanti, durante il bagnetto.

Mi appresto così a dare qualche suggerimento, affinché il rito del  bagnetto, sia un episodio felice e allegro come dovrebbe essere.

Informazioni  importanti.

1- Come per tutte le esperienze,  la prima volta che si vive un esperienza nuova  è  determinante  per tutte le successive e per questo è importante metterci il massimo della cura e dell’ attenzione  quando  si fa il bagnetto al neonato.

2- È importante che il neonato sia manipolato con sicurezza, in quanto lui anche se piccolo, è consapevole di dipendere da altri…  ed  è quindi in grado  recepire  questa sensazione, e ciò è importante specie quando il neonato deve affrontare esperienze nuove, come  può essere quella del bagnetto.

Per rendere l’ idea, immaginate che dovete  salire in volo, ma mentre aspettate, vedete il pilota agitarsi, parlare  con i suoi assistenti, chiedere di questo e di  quello, lo sentite con la voce alterata, come se fosse accaduto qualcosa di grave… non  pensate  che vi possa prendere una crisi di  panico sul fare quel volo ???

Nel libro,  del Dottor Eduard Estivill e Sylvia de Béjar, “ Fate la nanna “ gli autori scrivono: “ Non dimentichiamo che il bambino percepisce tutto ciò che gli è  trasmesso dagli adulti, e che nei primi anni di vita la maggiore esigenza psicologica è, dopo l’ amore, proprio la sicurezza “.

Consiglio la lettura di questo libro, perché in modo molto semplice, con aneddoti di vita reale, rende molto comprensibili i bisogni di un neonato e la sua psicologia.

Accessori utili


Il termometro per l’acqua: per assicurarsi che la temperatura dell’acqua sia giusta ( intorno ai 37 gradi ) si usa un termometro apposito, da immergere nella vaschetta con  l’acqua calda. In sua assenza , basta immergere la parte interna del polso, che è la pelle più delicata di un adulto, e lo si  può usare come test di prova, e non deve sentirsi l acqua calda.

Accappatoio, o telo di spugna

Spugnetta per neonati

Vaschetta di plastica per neonati: in sua  assenza  si può mettere il neonato  tranquillamente nel lavandino del bagno,  ed in seguito quando è più grande ,  nella vasca normale del bagno. L’ importante è tenerlo con la mano posta  dietro il collo, con l indice ed il pollice intorno , così da avere una presa valida.

Detergente delicato

Quando fare il bagnetto:

Nei neonati il primo  bagno è permesso dopo il distaccamento del cordone ombelicale e l’ ombelico  è completamente cicatrizzato .

Se c’è necessità, un bagno molto veloce, si può fare, con le dovute cautele.

Dal punto di vista strettamente igienico, il neonato ha bisogno del bagno, non più di due volte la settimana. Naturalmente, ciò è valido sempre che gli si lavino i genitali, tutte le volte che è necessario.

Tuttavia, la maggior parte dei neonati  ha molto piacere nel sentirsi immersi nell’ acqua tiepida, e ciò li rilassa  molto, anche quando sono agitati, per questo motivo  le mamme hanno assunto l’ abitudine  di ripetere il rito del bagno quasi tutti i giorni.

Non c’è un momento migliore per fare il bagnetto;  molti Pediatri consigliano il tardo pomeriggio, prima dell’ultima poppata della sera, in modo da sfruttare l’effetto rilassante dell’acqua e predisporre il bebè a un sonno più tranquillo.

Non dimentichiamo che nella pancia il bambino era avvolto e protetto dall’ acqua prima ancora di essere protetto dalle braccia della mamma, e quindi  sembra  essere più normale una reazione positiva all’ acqua.

Può capitare tuttavia,  che un neonato può manifestare paura per l immersione nell’ acqua, e che fa tentativi di aggrapparsi a qualcosa, strillando apparentemente in preda al panico.  Il genitore spesso rimane mortificato, e fa di tutto per far accettare il bagno al bambino. Questi tentativi sono  generalmente vani, e  sono da sconsigliare.

E’  meglio avere un pò di pazienza e attendere, e lavare per qualche  settimana il bambino  solo  con delle spugnature tenendolo avvolto in uno asciugamano.

In genere dopo un po’ di tempo egli sembra dimenticare la sue paure, e accettare di farsi immergere nell’ acqua,  anche se solo per pochi minuti.

La pelle del neonato

La pelle del neonato è estremamente delicata e facilmente aggredibile, non solo dallo sfregamento dei pannolini, e dal’ incremento di umidità causato dall’ effetto barriera, ma anche da altre fonti di irritazione, quali, l’ acqua, vento e freddo.

Questa particolare  delicatezza della pelle del neonato è dovuta al fatto che i suoi meccanismi di protezione non sono ancora completati. Per questa ragione è bene prendersi cura dell’ igiene  del neonato in modo corretto, sin dai primi giorni.

La pelle del lattante è sottile e delicata; si dissecca  e si irrita facilmente con l’ uso di saponi, anche se neutri o acidi.

Persino la semplice acqua può asportare dalla superficie della pelle la normale secrezione grassa che la protegge dal disseccamento.

Infatti i bambini che possiedono una pelle molto arida, e squamosa devono fare bagni brevi, con frequenza minima volta solo a mantenere l’igiene. Sempre per questi tipi di bambini , è bene non usare detergenti, ma solo amido, oppure aggiungere nell’ acqua olio di vasellina semplice.

Come fare il bagno

È molto importante fare il bagno,  specie le prime volte , quando il neonato è tranquillo, nel senso che non piange per la fame, per una colichetta o  altro… nel caso è bene risolvere i suoi problemi principali e poi procedere .

Si  spoglia  il  bambino con delicatezza sul fasciatoio , ed in un ambiente caldo.

La durata del bagnetto  per i primi mesi non deve superare i 10  minuti, solo quando è più grande ed il bambino è in grado di rimanere  seduto, il tempo  può protrarsi di più, sempre che sia di suo gradimento la cosa. Io spesso consiglio di fare il bagnetto,   quando il bambino è molto piccolo,  o prima del pasto, sempre che il bambino non  reclama in modo deciso la pappa oppure dopo che  ha mangiato il suo pasto, o una parte di esso,  dopo il consueto ruttino.

Sfatiamo  ora un vecchio detto

Nella nostra tradizione si è radicata l idea, completamente priva di fondamento, che fare il bagno o la doccia dopo mangiato può “ bloccare la digestione”.

Questo detto, antico ma tramandato, impedisce ai genitori di fare il bagno dopo la poppata, per essere poi iniziato quando il bambino inizia ad avere fame, così che il tutto diventa spiacevole sia per il bambino che la mamma.

Riporto di seguito  quanto scrive un famoso Pediatra Dottor Roberto Albani , nel suo libro dal titolo “ Curare tuo figlio” : “ Ebbene, ammesso ovviamente che si usi acqua tiepida, il bagno subito dopo  o a qualsiasi intervallo dal pasto, non ha alcuna influenza negativa sulla digestione.” La stessa cosa dice riguardo uno stato di malessere : “   Se poi il piccolo ha la febbre o ha il raffreddore , non è affatto vero che non possa fare il bagno . “

foto bagno 1

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foto bagno 3

Dopo aver messo il bambino nella sua vaschetta, tenerlo con la mano sinistra  che aggancia il collo del bambino  con il dito pollice e l’ indice  e fa da ottima presa, cosi avete l altra mano  libera per fare tutto il resto. Prendete un pò di shampoo e passatelo sul capo,  poi lo risciacquate, delicatamente, facendo attenzione a mandare meno acqua possibile sugli occhi, almeno le prime volte, poi il bambino si abitua , cosi che  non avrà nessuna paura, e poi passate la vostra mano con la spugnetta,  su tutto il corpo, sia davanti che dietro, con particolare cura alle parti genitali, per essere certi di lavare bene .  Fatto questo,  il bagno è completato, ed  ora  con tutte e due le mani prendete il bambino, ed avvolgetelo subito nell’ asciugamano coprendo anche la testolina .

Adagiato il bambino sul fasciatoio, se il bambino è ancora tranquillo, e l ambiente è caldo , dopo averlo asciugato bene, procedete con un massaggino  su  tutto il corpo con un pò di olio naturale.  Questo momento deve essere un momento di relax e comunicazione  sia per la mamma che per il bambino, quindi  è giusto dare  tutto lo spazio alle coccole, alla comunicazione ed alla trasmissione di  amore e attenzioni, che sono le cose di cui maggiormente si nutre un bambino.

Per quanto riguarda la mia esperienza,  pochissimi bambini odiano l’ acqua… ma è importante applicare il massimo della cura e delle attenzioni,  durante i primi mesi di vita e poi anche per lui il bagno diverrà   un momento di relax e divertimento.

Nota importante per i bambini più grandi .

Quando i bambini sono più grandicelli, iniziano a manifestare la loro autodeterminazione. E’ importante quindi concordare con  loro quando è il momento di fare il bagno, cosi che non vivono questa azione di igiene quotidiana, come una coercizione, ma una cosa carina da fare insieme alla mamma e  perchè no, anche al loro papà…  Questo è importante, in quanto spesso, i bambini che odiano le manipolazioni, del lavaggio della testa e del bagnetto, ad un esame accurato , è emerso che queste operazioni venivano fatte , quando loro avevano voglia di fare dell’ altro… Se alcune volte si deve procedere, ed il bambino è preso da altro, il genitore deve escogitare qualche compromesso interessante per il bambino … cosi da avere subito il suo accordo.  Ed inoltre… se proprio il tutto sembra essere molto complicato… per una volta si può soprassedere… Meglio la pace in casa per tutti , e un bambino meno scintillante …

Pina Orsini

Nella foto sopra c é  Antonio, per gentile concessione della sua mamma che si chiama Elisa.

 

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